8 Settembre 2015

L’idea di Smart Travel mi ronzava in testa già da un po’. Avevo notato infatti quanto le reception delle strutture ricettive fossero intasate da depliant e brochure su cose da fare e luoghi da vedere, sebbene, molto spesso, le informazioni comunicate non mi sembravano efficaci, per diversi motivi.
Le cartine tradizionali non bastavano più, i depliant contenevano informazioni parziali e spesso non aggiornate, le informazioni si perdevano nel disordine del cartaceo, nessuno conosceva gli eventi del giorno e la buona volontà dei receptionist non riusciva a contenere la fame di esperienze e informazioni dei viaggiatori.

Volevo migliorare la situazione, ovviamente pensai ad internet, ma mi resi subito conto che la quasi totalità dei siti web turistici avevano un taglio esclusivamente commerciale, non volevano fare promozione del territorio ma sostanzialmente e comprensibilmente vendere camere. Realizzai un portale turistico, ancora attivo, dal taglio fortemente informativo, ma anche qui constatai dei limiti: non riusciva a soddisfare tutte le esigenze e inoltre c’erano dei problemi tecnici che limitavano l’esperienza degli utenti. Il portale era troppo generico, gli hot-spot wi-fi delle strutture un po’ saltellanti e l’usabilità dagli smartphone non era il massimo, serviva più per pianificare le vacanze prima di partire che durante il viaggio.
Allora pensai ad un app per smartphone, che funzionasse senza connessione, che fosse tagliata per gli utenti di una struttura ricettiva, che fosse in grado di rispondere alle domande dei viaggiatori durante l’esperienza turistica in maniera puntuale e precisa.
Non riuscii a realizzarla per l’estate 2014 per questioni di budget e, nonostante l’interesse, non trovai terreno fertile con gli operatori turistici della mia zona, forse anche perché era solo un’idea da sperimentare e difficilmente in tempi di crisi i piccoli imprenditori turistici hanno voglia di finanziare idee dal dubbio ritorno economico.
Pensai di abbandonare la cosa e concentrarmi su altri progetti quando venni a sapere del bando Giovani Innovatori. Misi l’idea su carta e finalmente divenne qualcosa di concreto, con delle precise fasi di sviluppo e obiettivi definiti.
Condivisi l’idea sui social network e sul portale dei giovani innovatori mi arrivò la manifestazione di interesse di Up Vacanze di Lugi Armiento, di Vieste. Nonostante avessi avuto anche altre proposte non ebbi dubbi a collaborare con Luigi. Con un po’ di sorpresa la nostra proposta fu accettata dallo staff dell’A.R.T.I. e da febbraio mi sono concentrato sullo sviluppo dell’app.
Luigi mi ha dato un sacco di spunti e materiale da cui attingere per lo sviluppo dell’app. Le difficoltà non sono mancate (non voglio tediarvi con i dubbi da programmatore) ma è stata un’esperienza fortemente formativa.

Al momento in cui scrivo l’app è disponibile in due lingue in maniera gratuita su Google Play, Itunes e sul web, e molti viaggiatori la stanno utilizzando.
Pubblicizzando un po’ l’app altre aziende si sono approcciate al concept di Smart Travel, attirate dalla sua facilità di utilizzo e delle sua utilità in termini di branding, mentre si è attivata una sinergia positiva con l’associazione Gargano Eventi di cui Luigi fa parte, tant’è che abbiamo pensato di integrare il sito di GarganoEventi.it all’interno delle app smart Travel.
Luigi mi ha chiesto per il futuro di collaborare per i siti web della sua azienda, oltre che per gli aggiornamenti dell’App (l’ho chiamata Vieste Up, un po’ per Up Vacanze, un po’ perché ha un suono simile ad App, un po’ perché mi piaceva l’idea che questa applicazione per smartphone “innalzasse un po’ Vieste”).

 
More su: http://www.tuttovieste.it/viesteup/  e  http://www.adfortourism.it

Testo e foto di Diego Romano

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